ECOBONUS (BONUS RISPARMIO ENERGETICO): A CHI SPETTA E COME RICHIEDERLO
Questo bonus è rivolto sia alle persone fisiche, sia a condomini sia a imprese. Prevede infatti una detrazione dal reddito Irpef o Ires di una quota delle spese sostenute su immobili già esistenti (anche interi condomini) ma non necessariamente residenziali (anche negozi, uffici, capannoni…) per la loro riqualificazione energetica totale o parziale.
Può riguardare la realizzazione di un involucro edilizio con coibentazione, la sostituzione di finestre e infissi, l’installazione di caldaie a biomassa o a condensazione, schermature solari, pompe di calore, microgeneratori e altre opere che possano servire a ridurre l’impatto energetico dell’immobile stesso.
La percentuale della detrazione varia in base al tipo di spesa e al fatto che l’immobile sia una unità autonoma o un condominio intero.
Alcuni esempi:
- se si tratta di singola unità sarà pari al 50% dell’importo sostenuto per infissi, impianti a biomasse, caldaie a compensazione e schermature solari.
- sarà pari al 65% per tutte le altre spese. Queste stesse percentuali variano dal 70% all’85% se a sostenerle sono interi condomini.
La spesa dovrà essere sostenuta per le persone fisiche con un tipo di bonifico specifico (bonifico “parlante”) che è diverso da quello ordinario che si utilizza per gli altri tipi di pagamento. Invece i titolari di reddito di impresa non sono soggetti all’obbligo di pagare tramite bonifico ma devono conservare idonea documentazione per la prova delle spese.
Per questo bonus, in alternativa alla detrazione fiscale, è possibile usufruire di altre due opzioni.
La prima è lo sconto in fattura, ovvero una sorta di contributo anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d’imposta, di importo pari alla detrazione spettante. La seconda è la cessione di un credito d’imposta di pari ammontare, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari.
Per fruire dell’ecobonus 2022 è necessario infine trasmettere all’ENEA i dati anagrafici del beneficiario, le informazioni relative all’immobile oggetto di intervento e la tipologia con l’indicazione delle spese effettuate. Il tutto dovrà essere inviato entro 90 giorni dalla data di fine dei lavori. Non è chiaro dalle normative se questa procedura è obbligatoria o meno, ma per maggiore sicurezza si raccomanda di seguirla.
Aggiornamento del 18/02/2023: Il Governo blocca l'esercizio delle cessioni e gli sconti in fattura per tutte le tipologie di bonus edilizi