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Tutto quello che c'è da sapere sulla classe energetica degli elettrodomestici

Acquistare un nuovo elettrodomestico significa compiere una scelta che non solo riguarda le abitudini di chi lo userà, ma anche le proprie convinzioni in materia di sostenibilità. Per aiutare ad essere più consapevoli possibili dell’impatto e dei consumi di questi dispositivi è stata introdotta la classe energetica degli elettrodomestici che viene espressa nell’etichetta specifica di ciascun prodotto. La classe, espressa nell’etichetta energetica attraverso una scala concordata e condivisa da tutta l’Unione Europea, è stata aggiornata a marzo 2021 con una nuova dicitura che abbandona le classi con i "+" per tornare a una scala più intuitiva dalla A alla G.

Quali sono le classi energetiche di un elettrodomestico e cosa significano

Secondo quanto riportato dal Ministero della Transizione Ecologica, la nuova scala che si trova alla base delle classi energetiche degli elettrodomestici recupera la progressione dalla A alla G, eliminando le classi con il "+" e riclassificando tutti gli elettrodomestici secondo parametri più stringenti. Importante notare che al momento del passaggio al nuovo sistema, nessun elettrodomestico è stato classificato in classe A, lasciando questo spazio per futuri sviluppi tecnologici.

A titolo esemplificativo si riporta una tabella di confronto tra la classe energetica di una lavastoviglie da libera installazione e il relativo consumo energetico e quella di un frigorifero:

  • Classe energetica
  • Lavastoviglie
  • Frigorifero
  • Classe energetica

    A

  • Lavastoviglie

    uguale o inferiore a 34 KWh/100 cicli

  • Frigorifero

    uguale o inferiore a 100 KWh/annui

  • Classe energetica

    B

  • Lavastoviglie

    da 34 a 40 KWh/100 cicli

  • Frigorifero

    da 101 a 124 KWh/annui

  • Classe energetica

    C

  • Lavastoviglie

    da 41 a 46 KWh/100 cicli

  • Frigorifero

    da 125 a 155 KWh/annui

  • Classe energetica

    D

  • Lavastoviglie

    da 47 a 53 KWh/100 cicli

  • Frigorifero

    da 156 a 194 KWh/annui

  • Classe energetica

    E

  • Lavastoviglie

    da 54 a 59 KWh/100 cicli

  • Frigorifero

    da 195 a 243 KWh/annui

  • Classe energetica

    F

  • Lavastoviglie

    da 60 a 65 KWh/100 cicli

  • Frigorifero

    da 244 a 303 KWh/annui

  • Classe energetica

    G

  • Lavastoviglie

    superiore a 65 KWh/100 cicli

  • Frigorifero

    superiore a 303 KWh/annui

Nuove classi energetiche: cosa cambia e confronto con le precedenti

Per poter comprendere appieno il cambiamento portato delle nuove classi energetiche degli elettrodomestici è importante partire dal vecchio sistema che era diventato progressivamente più complesso con l'introduzione delle classi A+, A++ e A+++ perdendo la sua efficacia comunicativa originaria. Queste aggiunte erano state necessarie perché i produttori, grazie all'innovazione tecnologica, avevano superato rapidamente gli standard previsti dalla classe A, rendendo necessaria la creazione di nuove categorie superiori.

La nuova classificazione, che ritorna alla scala alfabetica semplice da A a G, non è solo un ritorno alle origini ma un vero e proprio reset basato su parametri molto più severi. Un frigorifero che prima poteva vantare la prestigiosa classe A+++ potrebbe ora ritrovarsi in classe C o D, nonostante le sue prestazioni energetiche siano rimaste invariate. Questo perché i criteri di valutazione sono stati inaspriti per lasciare spazio all'innovazione futura.

Un altro aspetto fondamentale del cambiamento riguarda le informazioni presenti sull'etichetta. Le nuove etichette includono un QR code che permette ai consumatori di accedere facilmente a informazioni aggiuntive sul prodotto attraverso il database europeo EPREL (European Product Registry for Energy Labelling).

Inoltre, sono stati modificati anche i pittogrammi che illustrano le caratteristiche specifiche di ogni elettrodomestico, rendendoli più intuitivi e dettagliati. Per esempio, per le lavatrici sono ora indicati i consumi energetici per cicli di lavaggio da 100 cicli, sostituendo il vecchio sistema che si basava sul consumo annuale stimato, spesso poco rappresentativo delle reali abitudini d'uso.

Come leggere le nuove etichette delle classi energetiche

Orientarsi tra le nuove etichette energetiche degli elettrodomestici è più semplice di quanto sembri. In particolare è importante:

  • osservare la scala colorata che va dal verde intenso (classe A, massima efficienza) al rosso (classe G, minima efficienza). Il posizionamento dell'apparecchio all'interno di questa scala è immediatamente visibile grazie a una freccia nera che indica la classe specifica del prodotto;
  • scansionare il QR code: inquadrandolo con lo smartphone il consumatore accede alla scheda dettagliata del prodotto nel database europeo EPREL, con informazioni aggiuntive non presenti sull'etichetta fisica;
  • nella parte centrale sono riportati i valori di consumo energetico, espressi in kWh per 100 cicli di utilizzo per lavatrici e lavastoviglie o per 1000 ore di funzionamento per frigoriferi e televisori.

Ogni categoria di elettrodomestico presenta poi pittogrammi specifici: ad esempio, per le lavatrici troverete la capacità in kg, la durata del ciclo eco 40-60 e i livelli di rumore; per i frigoriferi, il volume utile degli scomparti e il livello di rumorosità; per le lavastoviglie, la capacità in coperti standard, il consumo d'acqua e la rumorosità.

Un'importante novità è la presenza di una scala di efficienza acustica, rappresentata da onde sonore e classificata dalla A alla D, che rende più immediata la valutazione della rumorosità dell'apparecchio.

Perché scegliere elettrodomestici a basso consumo

Optare per elettrodomestici a basso consumo energetico rappresenta una scelta intelligente per numerose ragioni, ciascuna con importanti benefici:

  • risparmio economico significativo: gli elettrodomestici di classe energetica elevata (A, B o C nella nuova classificazione) possono ridurre la bolletta elettrica fino al 40% rispetto ai modelli meno efficienti. Sebbene il costo iniziale possa essere maggiore, il risparmio nel tempo compensa ampiamente l'investimento iniziale;
  • riduzione dell'impatto ambientale: ogni kilowattora risparmiato significa meno emissioni di CO₂ nell'atmosfera. Un frigorifero di classe A può evitare l'emissione di centinaia di kg di anidride carbonica durante il suo ciclo di vita rispetto a un modello di classe F;
  • maggiore durata e affidabilità: gli elettrodomestici moderni a basso consumo sono generalmente costruiti con tecnologie più avanzate e materiali di qualità superiore, garantendo una vita utile più lunga e meno guasti;
  • prestazioni migliorate: contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l'efficienza energetica non compromette le prestazioni. Una lavatrice di classe elevata può offrire risultati di lavaggio superiori consumando meno acqua ed energia;
  • incentivi fiscali: in molti paesi, inclusa l'Italia, l'acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza energetica può essere agevolato da detrazioni fiscali o bonus, rendendo l'investimento ancora più vantaggioso;
  • maggiore valore immobiliare: un'abitazione dotata di elettrodomestici a basso consumo acquisisce maggior valore sul mercato immobiliare, rappresentando un ulteriore vantaggio economico a lungo termine.

Quali sono i bonus a disposizione per l’acquisto di nuovi elettrodomestici

Lo Stato italiano mette a disposizione quasi ogni anno un sistema di agevolazioni che consente al cittadino di acquistare elettrodomestici con prestazioni elevate e di poter recuperare una parte dell’investimento iniziale.

I bonus elettrodomestici prevedono dei massimali, ossia un importo massimo entro il quale è possibile godere dell’agevolazione: ad esempio per il 2025 e 2024 è pari a 5.000€ mentre per il 2023 era 8.000€.

Per poter accedere al bonus è necessario comunque effettuare il pagamento con bonifico parlante (ossia che esplicita la causale di acquisto) o carta di credito o debito: non è consentito corrispondere l’importo con assegni, contanti o altri mezzi di pagamento.

L’aliquota che va in detrazione può variare da anno ad anno e può essere goduta in detrazione IRPEF di pari importo a favore di chi ha effettuato l’acquisto di uno o più elettrodomestici.

Quali sono le migliori soluzioni per finanziare l’acquisto di nuovi elettrodomestici?

Rinnovare gli elettrodomestici di casa può comportare un investimento significativo che può pesare sul bilancio familiare. Fortunatamente, esistono diverse soluzioni finanziarie pensate specificamente per questo tipo di acquisti.

La formula più diffusa e conveniente è rappresentata dal finanziamento a tasso zero, offerto da molte catene di elettronica e rivenditori specializzati, che permette di dilazionare il pagamento in rate mensili senza costi aggiuntivi.

In alternativa, è possibile optare per un prestito personale finalizzato. Particolarmente interessante è anche la formula del finanziamento per l'acquisto di elettrodomestici che consente di accedere a piani custom sulla base delle necessità personali: ad esempio, è possibile scegliere il numero di rate in base proprie possibilità economiche.

Infine, alcune società energetiche propongono formule di noleggio operativo o vendita rateizzata di elettrodomestici ad alta efficienza, con il costo dilazionato direttamente in bolletta, una soluzione particolarmente vantaggiosa quando si desidera accedere a tecnologie all'avanguardia contenendo l'esborso iniziale.